lunedì, ottobre 09, 2006

Un Indulto in malafede


L'indulto è stato approvato ormai da tempo. Ci sono state proteste. Il provvedimento è stato difeso tirando fuori anche Papa Giovanni Paolo II, con una grave confusione tra stato e chiesa.

Di Pietro è stato l'unico Ministro che ha protestato e l'Italia dei Valori, l'unico partito del centro sinistra che si è duramente opposto.

La cosa che più mi da fastidio in tutta la vicenda è la maniera vergognosa con cui i nostri politici si sono rivolti ai cittadini che li hanno eletti e che hanno protestato. Sono girate molte e-mail filo-governative inneggianti al PROGRAMMA che sostenevano che "NEL PROGRAMMA C'ERA SCRITTO E DI PIETRO L'HA FIRMATO.".
Nel programma si parla di un "provvedimento di clemenza" ma nel contesto di un capitolo intitolato "UN NUOVO CODICE PENALE". Ora io credo che si possa interpretare tale passo a pag 160 circa, intendendo il provvedimento di clemenza come subordinato a una riforma del codice e delle procedure penali; cercare di sostenere diversamente come tutti i politici del centro sinistra hanno fatto significa essere in MALAFEDE!
Alla luce di questo non si capisce come nella coalizione di centro sinistra ci si possa essere spinti a tollerare l'indulto sui reati finanziari. Bisognerebbe chiarire apertamente perché si è dovuto includerli e chi ha preteso che fossero inclusi. Che confessino, che facciano i nomi invece di prendere in giro, per non dire di peggio, i loro elettori!

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