venerdì, maggio 21, 2010

Dal Meetup di Beppe Grillo di Bologna alla Lista Civica a 5 Stelle


Dopo il post Censura a 5 stelle in cui sono emersi i diffusi metodi antidemocratici che il Movimento a 5 stelle adotta pur predicando la democrazia dal basso.
Voglio presentarvi 6 video da seguire in successione in cui si racconta in parte l'esperienza del V-DAY, in parte la nascita della Lista Civica a 5 Stelle.
Certo non è possibile condannare un movimento in se, lo spirito che anima il 99% delle persone che aderiscono al M5S è lo stesso che anima me nel volere un'Italia migliore, tuttavia, se il fine non giustifica i mezzi come spero, come mai emerge così poco questa grande contraddizione? Non approvo le politiche della gestione, da Beppe Grillo in giù del Movimento. Non approvo che sebbene l'inossidabile Beppe Grillo imponga dall'alto, i membri del Movimento non si ribellino alle disposizioni come dovrebbero. Questo non è un movimento dal basso, è solo una retorica fatta di fiction, per non dire menzogne, che si propina agli elettori fiduciosi del cambiamento. Non approvo la fede DOGMATICA in un leader come Giovanni Favia, che non opponendosi allo status quo, non gestisce in maniera democratica il movimento e non risponde alle domande scomode: si prepara a essere PARLAMENTARE?

In seguito potete seguire la conistoria della fine del Meetup e della nascita della nuova Lista Civica 5 stelle su basi decisamente non democratiche.

















mercoledì, maggio 12, 2010

CENSURA a 5 Stelle

Queste domande poste nel Blog del famoso Movimento a 5 Stelle, nel post relativo al insediamento dei 2 consiglieri al consiglio regionale.
Chiaramente cardine del post è L'INCIUCIO, che non manca mai nelle roboanti titolazioni del gruppo. Beh queste domande hanno scatenato una censura tremenda invece che una risposta univoca e chiara. Ve le propongo per capire se siano o meno degne di risposta.

  • La strategia dell'urlo continuo all'inciucio e allo scandalo comincia a rendervi non più credibili, nè agli occhi della stampa, nè agli occhi delle altre forze politiche che chiaramente non vi coinvolgeranno nelle attività, se è questa la vostra strategia, se pensate di proporre una eventuale legge, come pensate che altre forze politiche possano votarla se per voi prendere accordi significa comunque inciucio?
  • In ogni modo andrete lì in consiglio regionale a fare il vostro numero, o monologo, che dir si voglia, e alla fine non aiuterete i cittadini che vi hanno votato ad avere leggi più giuste e procedure più trasparenti?
  • La politica da quando esiste l'uomo è dialogo e compromesso per quanto possa non piacere bisogna comunque mettere daccordo interessi diversi anche se magari non opposti. Come pensate di indirizzare la vostra azione politica?
  • Oppure avete puramente la funzione di megafono per le prossime politiche e alla fine della regione ve ne frega fino a un certo punto? Favia ha già la sedia pronta in parlamento? Non finirà neppure questo mandato?


Nel BLOG del Movimento a 5 Stelle dell'Emilia Romagna si respira un'aria da ventennio, è arrivata nuovamente la CENSURA, molto tempo prima era attuata nel FORUM del MEETUP detto 14, alla nascita del progetto lista civica ed è uno strumento evidentemente ancora tenuto in grande considerazione.
Ora il post è sotto moderazione percui nessuna mia domanda sarà più ammessa solo le loro esultazioni.
Un post che avrei voluto nuovamente riproporre al Movimento lo posto qui.


La tecnica della CANCELLAZIONE dei post è una CENSURA che chi vi ha votato non merita di avere.
Non siete disposti a alcun confronto o dialogo, questo blog è una vergogna, ha l'unica funzione di santificare l'operato del Movimento e non siete neppure capaci di dare una risposta a delle semplici domande, per cui un utente, forse anche un vostro elettore, viene qui, vi pone una domanda, perde il suo tempo e la risposta che riceve è la CENSURA.
Usate metodi da far accapponare la pelle, e al di la di quale metodo utilizziate, siete pronti a perseguire il successo ad ogni costo, ignorare, non dire, non ascoltare, CENSURARE, anche chi esprime la propria opinione o evidenzia i vostri errori.
Non accorgersi che questi sono metodi fascisti e totalitari al di la del colore che vogliate dargli, è ingeniutà, fare finta di non capire o non ribellarsi significa calpestare la democrazia e anche la nostra costituzione.
Questo non è un movimento democratico e non vuole rispondere alle domande, soprattutto pubblicamente.
Infatti mi sono stati cancellati post che non contenevano nè insulti, nè polemiche ma solo delle domande sulle prospettive e sull'operato del movimento nel consiglio regionale.

Vi segnalo qui gli screenshot dimostrativi:



venerdì, aprile 23, 2010

La defenestrazione di Modena

Oggi voglio dare spazio a un comunicato stampa dell'agenzia DIRE, che rende noto dell'increscioso allontanamento di uno dei consiglieri comunali di Modena appartenente alla Lista Civica supportata da Beppe Grillo tramite il Movimento a 5 Stelle. Accettare il dissenso sembra praticamente impossibile e davanti agli indecendi spettacoli della politica italiana ci si chiede come questi "liberi" cittadini non stiano alla fine facendo una figura forse peggiore.

5 STELLE. BALLESTRAZZI NON MOLLA LOGO:ASPETTO LETTERA GRILLO

"FINCHÉ TACEVO E RACCOGLIEVO FIRME POTEVO USARLO, ORA MI BUTTANO"
(Agenzia DIRE) Modena, 22 apr. - "Sono un consigliere comunale e il logo e' affidato a me. Mi e' arrivata una lettera di Grillo. Quando me ne arrivera' un'altra ne parleremo. Per adesso le intimidazioni le respingo al mittente". Cosi' Vittorio Ballestrazzi, capogruppo grillino in Consiglio comunale a Modena, dalle pagine del suo
blog respinge al mittente la scomunica arrivata dalle pagine del blog del fondatore del movimento a 5 stelle, Beppe Grillo, che con un postscriptum ad un articolo che analizzava il voto in regione diffida Ballestrazzi "dal parlare in nome e per conto del movimento 5 stelle e dall'utilizzo dei relativi loghi 'Lista Civica 5 Stelle' e 'MoVimento 5 Stelle'". Ma ad essere esautorato con un semplice post su un blog, il capogruppo non ci sta, e chiede a Beppe Grillo di contattarlo in forma privata.
Oltre a rivendicare l'uso del logo della lista civica, Ballestrazzi interviene anche per quanto riguarda le insegne del movimento. "Nel movimento sono un semplice iscritto che fin quando taceva e si allineava poteva usare il logo, soprattutto prendendo e autenticando piu' di 1.000 firme al freddo, adesso lo si butta via come una scarpa vecchia perche' osa protestare e dissentire", aggiunge il capogruppo. Nel suo articolo Ballestrazzi ribadisce inoltre le proprie ragioni. "Favia, nel piu' puro stile da vecchia politica, si e' messo capolista nelle tre province dove poteva scattare un seggio. In questo modo ha potuto scegliere lui per quale seggio optare e soprattutto chi mettere come secondo consigliere. Quindi il movimento e' andato contro i suoi principi: uno conta uno e il rispetto delle preferenze", spiega ancora il consigliere. "Tutto il resto, parafrasando l'autore del post: sono balle. Il metodo scelto non e' stato altro che una farsa perche' erano d'accordo prima tutti e proprio lo stesso risultato schiacciante ne e' la dimostrazione in quanto tra i due non c'era quella differenza nell'esporre le loro opinioni", aggiunge Ballestrazzi.
Dunque per il capogruppo i dati di fatto sono: "Due uomini al posto di un uomo e di una donna, alla faccia delle quote rosa sbandierate da Favia in campagna elettorale, tutti e due di Bologna, alla faccia della rappresentativita' territoriale, l'archiviazione del principio delle preferenze accampando un nuovo metodo di legge elettorale di derivazione Mediobanca".
Ballestrazzi, infine, si toglie un ultimo sassolino dalla scarpa. "Ho chiesto piu' volte il cellulare di Grillo a Favia, perche' volevo sapere cosa ne pensava, e Favia non me l'ha mai dato. Me l'ha dato qualcuno che e' stato epurato da lui a Bologna, perche' lui ha l'epurazione facile". Per quanto riguarda invece il post di Massimo Bugani, "trasuda parzialita' da tutti i pori, e non ha mai chiesto al sottoscritto un'opinione", aggiunge infine il consigliere. "A seguito delle iniziative intraprese
contro il movimento 5 stelle in Emilia-Romagna, Vittorio Ballestrazzi e' diffidato dal parlare in nome e per conto del movimento 5 stelle e dall'utilizzo dei relativi loghi 'Lista Civica 5 Stelle' e 'MoVimento 5 Stelle'". La "scomunica" al capogruppo grillino di Piazza Grande arriva dalle pagine del blog di Beppe Grillo, al termine del post "MoVimento 5 Stelle Emilia-Romagna: il punto dopo le elezioni". Nell'articolo, Massimo Bugani, componente regionale del movimento, ripercorre i passi della vicenda, ricordando i fatti e le ragioni che hanno portato alle elezioni secondarie tra Sandra Poppi e Andrea De Franceschi. La diffida di Beppe Grillo arriva come postscriptum in fondo all'articolo, dopo la firma di Bugani.
E' dunque il leader nazionale dei grillini a mettere la parola fine alla lotta intestina al movimento modenese, nata dopo l'esclusione di Poppi dall'assemblea legislativa regionale. Una presa di posizione del comico genovese sulla vicenda era stata invocata da ambo le parti in causa: da una parte Ballestrazzi e i
suoi sostenitori, dall'altra il resto del movimento regionale. A quasi un mese dalle elezioni regionali, e a due settimane dalle famigerate secondarie, il leader grillino dunque si schiera, cosi' come aveva gia' fatto per una disputa analoga in Veneto, ed a farne le spese sono i dissidenti: in Emilia-Romagna e' Vittorio
Ballestrazzi, in Veneto sono gli ex militanti grillini Davide Bortoletto, Franco Dal Col, Maurizio D'Este, Carlo Reggiani ed Erik Pozzato, che in campagna elettorale avevano consigliato gli elettori veneti di non votare il candidato presidente prescelto dai grillini, David Borrelli, secondo loro scelto senza un confronto con la base.
A voi il giudizio.

lunedì, aprile 19, 2010

Il popolo e lo Stato

Guardando l'informazione Italiana e il mondo reale, mi chiedo se c'è in me qualcosa che non va oppure il problema è all'esterno? Sui giornali, nelle Tv, i Politici e i giornalisti non fanno che parlare di Presidenzialismo all'Americana, Premierato alla Tedesca, con o senza doppio turno, il Semipresidenzialismo alla Francese, mancano solo gli spaghetti alla Carbonara, e le pennette alla Puttanesca. Invece leggo on-line che ogni giorno chiudono delle aziende, ogni santo giorno dei lavoratori, con mogli, figli e anziani a carico ricevono delle lettere che dicono tutte sostanzialmente: "Non servi più".

Se la nostra Repubblica è fondata sul Lavoro, e credo che sia sacrosanto, e credo che non solo l'Italia sia fondata sul lavoro, allora la nostra Repubblica si sta sfaldando. Il problema è che la classe dirigente che deve fare qualcosa, non lo sta facendo perché cerca di prepararsi per governare anche la prossima legislatura senza impedimenti amministrativi e legali, senza rendersi conto che non facendo nulla non ci sarà nulla da governare tra tre anni, se non un popolo di disperati.

Penso anche a tutte le persone che perdendo il lavoro perdono un pezzo di se e non si sentono più gli stessi, e si sentono inutili quanto indesiderati, perdono un'identità che gli è appartenuta per tanti anni. Chi faceva la sarta ora che non cuce più non è più sarta. Chi era operaio meccanico ora che non monta più compressori, non è più meccanico. Chi faceva appoggio ai portatori di Handicap, aiutava i più sfortunati, ed ora chi aiuterà?

Così come spettri, ancora fortemente legati alle loro aziende fantasma, che per tanto tempo hanno amato e odiato, come si fa nelle storie più appassionate, si aggirano senza capire cosa e come è successo e cosa si deve fare, si guardano l'un l'altro e si interrogano. Per questo immagino marciare verso l'oblio schiere di mestieri e lavori, stendardi e loghi di fabbriche scomparse, in un viale di capannoni vuoti che rimbombano degli echi dei macchinari svenduti. Camminano con umile dignità come i lavoratori del quadro Il Quarto Stato di Giuseppe Pelizza da Volpedo.

La mia preoccupazione è che le persone private del loro lavoro perdano il loro essere lavoratori per rassegnarsi al ruolo di vittime, che le aziende nate dai sacrifici di generazioni si perdano e siano dimenticate.

Per cui sarebbe bello che commentando questo post si riuscisse a raccogliere, se non delle testimonianze, almeno i numeri di questa crisi, contando i posti di lavoro persi, le professionalità, le aziende i marchi, in modo da salvarli e lasciarli sopravvivere almeno nell'oceano della rete.


giovedì, febbraio 18, 2010

De Luca o Non De Luca?

Caro Tonino, scusa il tono colloquiale sicuramente non adatto a un ex-magistrato, ex-ministro, e onorevole, ma io ti conosco da talmente tanto tempo e spesso condivido i tuoi discorsi da molti anni, da quando ancora molto giovane davanti al crollo del castello di carte della corruzione politica di Mani Pulite, ti vedevo inveire dalla tua sbarra e arrestare ladri e malfattori a ogni TG, meglio di un qualsiasi supereroe. Perché? Beh il supereroe è sinceramente banale, va alla velocità della luce, spara ragnatele e raggi laser dagli occhi, è invulnerabile il più delle volte. Invece tu eri semplicemente un tutore della legge, armato attraverso i carabinieri, dotato di codice civile e penale e della costituzione, e probabilmente quando uscivi dal tribunale per tornare a casa, avrai rischiato anche di prendere qualche pallottola, qualche bomba, qualche strana auto nera forse ha tentato di spingerti fuori strada. Eppure tu non eri invulnerabile, per cui per favore, a tutti i Superman e a tutti gli Uomo-Ragno e Wonder Woman che stanno leggendo questo post, per favore, un inchino è dovuto a chi ha più coraggio di voi.

La tua successiva anche se non immediata entrata in politica è stata decisa con la filosofia del guastatore, dell'infiltrato, certo per tante cose che conosco e per tante altre che non so sei dovuto scendere a compromessi col mondo politico in cui ti trovavi, alleanze a volte discusse, persone che ti hanno ingannato, ma lo hai sempre fatto con una grande coerenza e umiltà, per cui ho sempre ritenuto agissi al meglio per il partito prima che per te.

Ora, oggi, però mi chiedo come mai hai affrontato la questione Campania in questo modo. In Campania i principali candidati sono due persone improponibili, uno sicuramente più improponibile dell'altro, ma entrambi improponibili. La tua filosofia della ricerca del compromesso, per il bene dei cittadini campani, questa volta, va sia contro l'interesse del tuo partito, che dei tuoi elettori, che di te stesso. L'integrità, permettimi, è un po' come una verginità etica, che si conserva con grande fatica e sacrifici e si perde in un attimo.

La tua soluzione con le garanzie chieste a De Luca sono comprensibili, ma a chi le stai chiedendo? Ti fidi tanto di questa persona da affidargli il futuro politico di un partito che rischia di perdere la faccia, sei pronto ad affidargli l'integrità e la credibilità tua e dell'IDV?

Io credo che, se me lo permetto scusami, ma stai peccando un po' di presunzione, pensi forse di sobbarcarti la responsabilità del buon governo di una regione, che, seppur abbia bisogno estremo di buoni governi, ha comunque e sempre il diritto di votare e di eleggere chi gli pare, non credi?

Allora fai la cosa migliore per chi pensa di votarti, per chi è alla base del tuo partito e si sente tradita, per chi si sacrifica a dare volantini e allestire banchetti, per chi magari mentre scarica uno scatolone di bandiere e striscioni, vede nel cielo una scia e si chiede sarà un aereo? ... sarà un missile? ... ma no è SuperTonino?

A parte gli scherzi, togliti da questa situazione in una maniera molto semplice, prendi un giovane e proponilo presidente, dai un segnale di speranza a tutti i giovani della Campania, una persona pulita e onesta, che certamente non sarà presidente, ma che sicuramente ti riconsegnerà la tua coerenza e la tua integrità. Oppure sostieni anche Fico il candidato della lista 5 Stelle di Beppe Grillo, non sono un sostenitore della Lista a 5 stelle, anzi, è per me un partito come un altro, ma propone un giovane, che non è né corrotto, né corruttore e neppure camorrista... tutto sommato non ha un brutto curriculum coi tempi che corrono.