lunedì, ottobre 02, 2006

L'Europa nel cuore


Nell'età non solo della ragione, ma dell'esperienza mi ritrovo in un mondo che non ho mai creduto di poter cambiare, in una nazione che per la sua gestione, ma anche per il suo popolo, spesso mi ha deluso, ma a cui mi sono accorto di appartenere dal profondo.

Siamo in Europa, ormai da tempo, e credo che dobbiamo cercare di essere Europei traendo da tutti i popoli che rappresentiamo le cose migliori. Siamo un popolo di passaggio, un miscuglio di culture mediterranee, ma molti dei nostri modi di essere non appartengono più ai nostri tempi. Si vede lo scontro tra la globalizzazione e l'identità popolare nei fatti che ci circondano, ma né la globalizzazione si può spingere fino a renderci tutti uguali, né l'identità popolare può portarci a scontri razziali.

Abbiamo molto da imparare da tutti i popoli, e loro da noi, per diventare un popolo migliore pieno di diversità.

Nessun commento: