domenica, dicembre 27, 2009

Mutuo Casa a tasso variabile indicizzato BCE


Con il decreto anticrisi (dl 29/11/08 n.185) sono stati introdotti obbligatoriamente per le banche i mutui a tasso variabile indicizzati al tasso Bce.
Solitamente questo tipo di mutui vengono indicizzati, cioè viene stabilito l'importo della percentuale di interesse annua sul capitale richiesto attraverso 2 componenti l' EURIBOR e lo SPREAD.
L'Euribor rappresenta il costo che le banche applicano tra di loro per scambiarsi il denaro, cioè se la banca A necessita di liquidità chiede alla banca B se gli fa un prestito, chiaramente la banca B non presta i propri soldi a un'altra banca per generosità ma fa pagare alla banca A una percentuale di interessi pari all'indice Euribor. L'Euribor viene stabilito dagli organismi che coordinano le banche Europee e più precisamente da Wikipedia:
L'Euribor (acronimo di EURo Inter Bank Offered Rate, tasso interbancario di offerta in euro) è un tasso di riferimento, calcolato giornalmente, che indica il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in Euro tra le principali banche europee.

Le banche italiane dunque elargiscono mutui su questo indice aggiungendo a questa percentuale una percentuale detta SPREAD, lo spread rappresenta una percentuale di guadagno PURA che la banca decide di applicare per far fronte alle spese e ai rischi eventuali legati all'elargizione del mutuo. Lo spread viene calcolato in base al mercato dei mutui, più lo spread è basso più il mutuo è conveniente per l'utente e più è concorrenziale, ma più rischi si prende la banca.
La legge obbliga le banche italiane a allinearsi alle banche europee e a offrire anche prodotti finanziari in particolare mutui indicizzati al costo del denaro rilasciato dalla BCE.
La BCE è la Banca Centrale Europea, un organismo finanziario quanto politico che dalla nascita della moneta unica Euro ( € ) mantiene sotto controllo i tassi di inflazione e tutti gli indici economici, come i tassi di interessere applicati nei paesi dell'area Euro. Il tasso che interessa alla nostra analisi è il Costo del Denaro, è un tasso molto simile all'Euribor, cioè è il tasso che si applica in generale ai capitali quando vengono scambiati o prestati.
Una differenza che appare subito importante è che l'Euribor è una media, non è un indice deciso a tavolino, cioè si prendono le percentuali con cui le banche si scambiano soldi e facendone la media si assorbono in un'unica cifra sia gli alti picchi che le percentuali bassissime, per cui come è successo nella crisi bancaria cominciata l'anno scorso, questo tasso può letteralmente “Impazzire” quando questa media si alza improvvisamente perchè ad alcune transazioni tra banche vengono applicati interessi fuori controllo a causa della sfiducia del mercato sul credito bancario. Cioè se le banche non si fidano più l'una dell'altra anche perchè alcune falliscono, quando prestano soldi pretendono interessi altissimi per poter accettare il rischio di perdere il capitale, ciò spinge il sistema bancario in una spirale di innalzamento dell'euribor fuori controllo.
Il costo del denaro BCE invece viene stabilito a tavolino, in base all'andamento delle banche e dei mercati, ma non è un calcolo automatico di un indice, per cui un tasso del genere può essere tenuto sotto controllo anche per ragioni politiche e sociali, perchè le famiglie non rischino di pagare le conseguenze delle speculazioni bancarie. Inoltre il tasso BCE viene aggiornato molto lentamente, anche ogni 6 mesi e se non c'è bisogno di modificarlo anche per anni, mentre l'Euribor viene calcolato tutti i giorni e nei mutui viene inserito con le diciture “Eurobor 3 mesi”, “Euribor 6 mesi”, “Euribor 1 mese”, cioè il vostro mutuo non cambia ogni giorno ma ogni 1, 3 o 6 mesi viene fatta la media dell'indice euribor di quel periodo e viene modificata la vostra rata.
Traggo ora le conclusioni che mi hanno spinto a cambiare mutuo.

Il mutuo BCE
  • Fluttua moltolentamente (sia in positivo che in negativo)
  • Il tasso di interesse è deciso a tavolino anche valutando questioni politiche e sociali

Il mutuo Euribor
  • Fluttua molto velocemente (sia in positivo che in negativo)
  • Il tasso è un calcolo automatico controllato indirettamente dalle banche

La reazione delle banche all'approvazione della legge è stata significativa. I mutui BCE sono stati boicottati in tutti i modi. Innanzitutto col metodo più semplice possibile: non incentivandoli e non pubblicizzandoli.
Molte banche, che ricevendo clienti che chiedevano specificatamente mutui indicizzati BCE, sono state costrette a trattarli, hanno attuato un meccanismo ulteriore di difesa, hanno alzato lo SPREAD, cioè la loro percentuale di guadagno, ottenendo di mettersi al sicuro dai rischi legati a un indice diverso dall'Euribor, e rendendo così i mutui BCE più costosi, ottenendo quindi di scoraggiare il cliente dal mutuo BCE.
Peccato che questa tecnica non sia ammessa:
L’ articolo 2, comma 5, del decreto legge 29 novembre 2008 n. 185, stabilisce, inoltre, che “il tasso complessivo applicato nei contratti di mutuo "Bce" sia in linea con quello praticato per le altre forme di indicizzazione offerte” e che quindi l'adozione del parametro di indicizzazione ancorato alle condizioni Bce non deve costituire una ragione per aumentare il carico dei clienti nel pagamento delle rate.

Alcune banche mi hanno risposto “noi non facciamo mutui indicizzati BCE” affermazione che è contro la legge.

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