lunedì, gennaio 08, 2007

Chi è il vero Cavaliere?

Frequentavo ancora il liceo quando piano piano cominciava a sgretolarsi la prima repubblica. Io non mi ero interessato mai di politica e ascoltavo i telegiornali e i discorsi della gente senza capire esattamente cosa stesse succedendo, ma ero ancora in un'età in cui ci si preoccupa di andare fuori a giocare a pallone più che del proprio futuro. Tuttavia il clima di Mani Pulite rimaneva nell'aria e diventava una sorta di rivoluzione morale, vedevo gli sguardi dei miei genitori fissi sul telegiornale sempre più stupiti, poi, rammaricati, carichi di rabbia e amarezza. I nostri genitori e nonni per anni hanno creduto a importanti personaggi politici e hanno dato loro il voto sperando di migliorare la propria vita e la propria nazione. Se noi “giovani” ci mettessimo nei panni dei nostri genitori o nonni, potremmo percepire quale dolore hanno vissuto. Io non capivo bene, allora e ho cominciato a chiedere, a seguire le vicende, i servizi dei TG, a sentir parlare di milioni, di centinaia di milioni, di miliardi, di depositi e conti all'estero, dei paradisi fiscali ... era l'incrocio tra un film di fantascienza, in cui arriva sempre il colpo di scena che non puoi prevedere, e un telefilm poliziesco in cui l'eroe soffre lotta e trionfa sempre per la gioia dei più piccoli. Così il Pool di Milano era diventato un po' il mio Bonanza, il mio Uomo-Ragno, i miei Stasky&Hutch, il mio Robin Hood, che toglievano ai ricchi e davano ai poveri, o per lo meno che sottraevano a chi aveva imbrogliato e intascato per restituire allo stato, alla collettività. Allora, mentre i miei genitori erano amareggiati, io mi sono sentito improvvisamente felice e fiero di essere italiano anche se i giornali all'estero ci dipingevano come quelli che “non cambieranno mai”. Io ero allora davvero convinto che da quel momento in poi tutto sarebbe cambiato, che nuove persone piene del mio orgoglio e della mia fierezza avrebbero scalzato via il vecchio e corrotto sistema e raccolto l'insegnamento morale di Mani Pulite. Invece qualcosa cambiava, e qualcosa è cambiato, ma non in quel senso. Gli eroi sono improvvisamente diventati manigoldi, il sospetto si è insinuato, il vecchio è riemerso e la seconda repubblica è diventata una riedizione della prima ... ma più furba! E' arrivata l'era delle prescrizioni e degli indulti e ora tutti sono puliti, le mani sono pulite, i piedi sono puliti, i sederini poggiamo rosei e profumati sulle comode poltrone del potere, e noi? I nostri genitori e i nostri nonni? Siamo rimbecilliti davanti alle pappe che ci propinano le televisioni, le Buone Domeniche, polpettoni pieni di un nulla che riempie tutto, una sorta di vero BLOB che ci sta riempiendo il cervello per darci qualcosa a cui pensare che non sia né importante, né troppo preoccupante, che coltivi abbastanza le nostre paure da desiderare di affidare a qualcun altro l'amministrazione dei nostri problemi. Allora ci becchiamo MASTELLA che da ministro di un governo impastato di bravi e meno bravi arriva dando della “Zavorra Morale” a uno dei miei eroi dell'infanzia, lui che ha negato a molte città del sud che avevano già investito costruendo nuove sedi di tribunale, la giusta sede per darla a “Ceppaloni” per riuscire a fare, come i papi cinquecenteschi, ancora del nepotismo già oltre la soglia del 2000. Io mi ribello e non so cosa possiamo fare per cambiare le cose, i politici sono sempre più arroganti, gestiscono il potere come loro e non come una missione. Chi ci salverà se non noi stessi ... l'Uomo Ragno?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

L'uomo Ragno siamo noi... Di questo ne sono fermamente convinta.No, non so ammattita e non mi sono fumata l'impossibile, sto solo dicendo che noi cittadini dovremmo dire BASTA, urlare ai ministri corrotti che non li vogliamo. Dovremmo essere noi, cittadini consapevoli,a mobilitare la società.
Forse è un'utopia, ma sono convinta che si riesca.
Bisogna continuare (o cominciare) a ribellarsi.
Non possiamo continuare a pensare che loro sono su un piedistallo e noi in basso senza potere. Dobbiamo rompere il piedistallo e farci ascoltare.
io da sola non riuscirò a fare nulla, certamente, ma tutti, insieme possiamo ottenere qualcosa. E forse potremmo cercare di migliorare questa società per noi,ma soprattutto farsi che i nostri figli, i nostri nipoti abbiano un mondo un po' più onesto. Abbiano di che essere orgogliosi dei propri genitori.
Dobbiamo lottare per farci sentire.
D'altronde,la storia insegna:le mobilitazioni popolari, le proteste intese e ordinate hanno portato a qwualcosa.
Mani Pulite doveva essere l'inizio di un cambiamento radicale, di "una pulizia societaria". Non è stato così. Perchè? Perchè la generazione che poteva pretendere non ha preteso il cambiamento.
Ora noi dobbiamo ricominciare da capo.con più difficoltà. Ma ci dobbiamo riuscire. Non possiamo lasciare che ci prendano per il naso.
E' ora di dire basta!
E dobbiamo dirlo forte e chiaro.

Anonimo ha detto...

Bel blog, ti ho aggiunto ai preferiti.. se ti gira fai un salto sul mio: zerosilenzio.splinder.com
Lorenzo

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